RIABILITAZIONE A DISTANZA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
“La tecnologia sembra coinvolgere mio figlio maggiormente rispetto alla terapia tradizionale”, ha osservato Fabrizio, il cui figlio attualmente utilizza il servizio di Logopedia tramite tele-riabilitazione.
Negli ultimi anni la ricerca ha dimostrato che la tecnologia viene applicata efficacemente su una vasta gamma di disturbi tra cui articolazione, linguaggio, voce e fluenza verbale.
La salute ha un ruolo prioritario nel futuro e nel presente, oggi più che mai!
Per via dell’emergenza sanitaria nata con la rapida diffusione del coronavirus, il rischio è che un servizio così importante possa interrompersi: in questa delicata situazione diventa assolutamente necessario poter offrire questo tipo di servizio e usufruire dei vantaggi della tecnologia, anche nella logopedia.
Questa forma di trattamento, chiamata teleterapia del linguaggio, è una tendenza in crescita nel campo della patologie del linguaggio: con i progressi della tecnologia, le piattaforme digitali diventano sempre più facili da usare, dimostrando la loro funzionalità in diversi ambiti di intervento.
Che cos’è la “Telepractice”?
La Telepractice, nata e sperimentata nel dipartimento di ingegneria biomedica di Washington, ripropone a distanza una sessione di logopedia in tempo reale, con il professionista che si trova in un’altra stanza, forse in un’altra città o addirittura in un paese diverso.
Io personalmente utilizzo la funzionalità “condivisione schermo” affinché il mio paziente possa visualizzare applicazioni e software che utilizzo come supporto alla terapia.
Chi è un buon candidato per la logo-tele-terapia?
Quasi tutti possono beneficiare da questo approccio, ma l’unico modo per essere sicuri che sia efficace è confrontarsi con un logopedista esperto e pratico con la tele-riabilitazione.
Alcuni pazienti preferiscono provare una sessione prima di impegnarsi in questo tipo di percorso.
Le considerazioni tecniche su un buon candidato includono:
- accesso a un telefono, tablet o computer con videocamera e auricolari (oppure microfono e altoparlanti) in un ambiente tranquillo per assicurare il canale visivo, fonetico/verbale ed uditivo
- interazione comunicativa tra logopedista e paziente/caregiver
- velocità di connessione internet minima di 400 Kbps (speedtest su google)
Le manifestazioni cliniche del candidato che possono giovare dalla tele-riabilitazione sono:
- alterazioni del linguaggio
- disordini vocali
- difetti di pronuncia
- disfluenze verbali e balbuzie
- disturbi della lettura, scrittura e calcolo
Potrebbe servire anche agli adulti?
Questo approccio risulta indispensabile su quei territori con una bassa offerta di servizi assistenziali e sanitari, dove i pazienti sono obbligati a fare parecchia strada per effettuare le sedute riabilitative. Proprio la scorsa settimana ho ricevuto una telefonata dalla figlia di un paziente che vive in un piccolo paese sulle colline parmensi. Il padre è stato colpito da una forma di ictus che ha compromesso la comunicazione, nello specifico il versante fonologico linguistico.
Con lui sfrutterò appunta la tele-terapia per recuperare l’utilizzo della parola, utilizzando un software specifico interattivo, utile anche sul piano motivazionale ed emozionale.
L’uso della teleterapia nella logopedia non rimuove le responsabilità esistenti delle prestazioni erogate: la qualità deve essere coerente con quella fornita in studio!