Per anni la bocca è stata considerata estranea dal resto dell’organismo, condannata ad un ruolo secondario rispetto al corpo poiché importante solo per le funzioni del linguaggio, della masticazione e della deglutizione.
Nel tempo le continue indagini hanno portato a osservare, valutare e trattare l’individuo mediante un approccio più ampio, a 360 gradi.
Un progresso decisivo è stato scoprire le relazioni tra lingua, mandibola, occlusione, osso ioide, atteggiamento della colonna cervicale, bacino e appoggio plantare: riscontri pionieristici di come pazienti con disfunzioni della deglutizione potessero migliorare i disordini posturali già durante l’esame posizionando la lingua esattamente tra le rughette palatali e la papilla retroincisale.
La spiegazione scientifica di questa correlazione venne trovata dal Dott. Baumann, il quale riscontrò nel centimetro quadrato di palato una elevatissima concentrazione di esterocettori che giustificano gli effetti del posizionamento corretto linguale sull’atteggiamento posturale del corpo.
Il movimento linguale sul palato risulta fondamentale non solo perché la deglutizione si compie più efficacemente ma anche perché la pressione linguale stimola i recettori che fanno capo alla seconda branca del trigemino che rivestono un ruolo posturale peculiare.
Durante la deglutizione si ha la completa attivazione del trigemino: si ha infatti la stimolazione contemporanea del palato anteriore (ramo naso-palatino, II° branca), dei recettori parodontali mascellari (II° branca) e mandibolari (III° branca) nonché di quelli fusali. La lingua che non prende contatto con il palato è in grado di interferire con tutti questi sistemi recettoriali.
Ciascun movimento non fisiologico, perciò inadeguato e non funzionale, è fonte di patologia: gli effetti negativi, oltre a quelli dentali (maggiormente visibili), saranno sulla postura e sul rapporto dei vari distretti corporei interessati nella biomeccanica.
La correlazione funzionale più immediata è tra la lingua e le prime vertebre cervicali, soprattutto con l’atlante (C1), rispettivamente ad una protrusione, retrusione e torsione della lingua corrisponde una protrusione, retrusione e torsione dell’atlante.
Nella beanza anteriore del morso aperto, conseguente alla protrusione linguale durante la deglutizione, la testa, le spalle ed il bacino sono spesso anteriorizzate, con relativa accentuazione delle curve fisiologiche del rachide vertebrale e tendenza al cavismo plantare.
Una postura linguale alterata non può essere considerata isolatamente, ma deve essere inserita nel vasto meccanismo di tutti quegli equilibri neuromuscolari dell’apparato stomatognatico.
Questo significa che la posizione della lingua è in grado di determinare l’atteggiamento di organi/apparati lontani da essa, come il rachide e perfino l’appoggio plantare.